Mi parli come se non mi avessi mai spezzata.

Dissociazione sentimentale di chi non ha memoria (o finge di non averla)

🪞 Tu ti ricordi ogni scheggia.
Lui ricorda solo quando ridevate, nudi e felici, come se il sangue non fosse mai uscito.
🎭 Ti parla come se foste amici. Tu lo guardi come si guarda una mina inesplosa.
🧠 Questo libro è un manuale di riconoscimento e liberazione, per smettere di sentirti esagerata e iniziare a sentirti esatta.

✨ Perché ti serve

Perché se:

– quando ti scrive “come va?” ti senti pugnalata da una frase gentile,
– ogni suo messaggio di pace ti manda in crisi invece che rassicurarti,
– il suo “ciao” ti fa venire voglia di urlare “MA TU TE LO RICORDI COSA MI HAI FATTO?”,
– ogni volta che racconti cosa è successo ti sembra di esagerare,
– ti senti sbagliata per la tua memoria così precisa,

allora questo libro è la mappa per uscire dal labirinto della colpa e dell’auto-dubbio.

📚 Cosa trovi dentro

🔥 10 capitoli scritti con la tua voce interiore, quella che sa tutto, anche ciò che fingi di aver dimenticato.

🧠 Schede psicologiche avanzate, spiegate con parole umane, per aiutarti a nominare e possedere ogni dinamica:

• Rimozione narcisistica: come lui cancella e riscrive la storia a suo vantaggio.
• Somatizzazione del ricordo: perché il corpo trema anche quando la mente vorrebbe ignorare.
• Reset narcisistico: il suo rebranding post-abuso, pulito fuori, identico dentro.
• Gaslighting retroattivo: come minimizza il tuo dolore e trasforma la colpa in tua insicurezza.
• Microinvalidazione affettiva: la gentilezza che svuota più di mille insulti.
• Impotenza comunicativa post-abuso: quando spiegare non serve, e logora solo te.
• Negazione del danno: perché non ottieni mai un vero riconoscimento.
• Restituzione narrativa: come riprenderti la verità senza bisogno che lui l’ammetta.

💬 Frasi che ti trapassano, ma ti guariscono, come:

“Non puoi raccontare il terremoto a chi ha fatto esplodere la bomba.”
“Le sue parole neutre ti svuotano più di mille insulti.”
“Ti nomina come se foste due estranei con un passato carino.”
“Non sei pazza, sei precisa.”
“La tua memoria è potere, non pesantezza.”

💡 Cosa imparerai

✔ A riconoscere il reset narcisistico, quando torna pulito e gentile ma ti parla con un linguaggio che ignora la tua ferita.
✔ A non cadere nel tranello della sua leggerezza, che non è evoluzione ma rimozione.
✔ A capire la differenza tra closure vera e contatto manipolativo, quando ti scrive “volevo salutarti” ma in realtà riapre la ferita.
✔ A rileggere la tua storia come un processo di sopravvivenza, non come un fallimento.
✔ A non scusarti più per la tua memoria.

🎯 Per chi è

– Per la Nocciolina che si sente “troppo rancorosa” solo perché si ricorda tutto.
– Per chi è stanca di sentirsi dire “è passato tanto tempo, lascia andare” da chi non c’era quando è successo.
– Per chi non vuole più ricevere messaggi neutri da chi l’ha distrutta.
– Per chi vuole tornare a essere precisa senza vergognarsene.

🛠 Contenuti pratici

✅ Checklist di microfrasi rimosse, per riconoscere quando minimizza.
✅ Esempi di come risponde quando provi a ricordargli la verità.
✅ Spiegazione di come la dissociazione affettiva diventa arma.
✅ Strategie emotive per uscire dal loop di validazione cercata.
✅ Domande di restituzione narrativa, per riscrivere la storia in un linguaggio che ti appartenga.

💸 Prezzo

💛 A OFFERTA LIBERA.
Puoi scaricarlo gratis.
Ma se:

– ti ha liberata da un pensiero tossico,
– ti ha fatta ridere amaramente e poi respirare,
– ti ha restituito un pezzo di memoria senza più colpa,

una donazione, anche piccola, è un modo per dire:

“Grazie. Ora non mi sento più sola dentro questo ricordo.”

⭐ Recensioni

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Non per me.
Per tutte le Noccioline che stanno ancora dubitando della loro precisione emotiva, pensando che ricordare sia un difetto.
Ogni recensione è un faro acceso nel mare nero della rimozione affettiva.

🔗 Scaricalo ora

Non è solo un PDF.
È una dichiarazione di verità che non ha bisogno di consenso esterno.

Perché la prossima volta che ti scrive “come va?”,
tu possa risponderti: “Va che mi ricordo tutto. E va bene così.”